Come scegliere la tua nicchia di ascoltatori

“Come scegliere la tua nicchia di ascoltatori”

Come scegliere la tua nicchia di ascoltatori

 
 
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Ciao, benvenuto in questo nuovo articolo di Music Caffeina.

Siamo Daniele Iudicone e Lorenzo Sebastiani, e oggi parleremo di come scegliere la tua nicchia di ascoltatori.

Con questo progetto stiamo portando delle prospettive innovative. In realtà, a pensarci bene, potrebbero sembrare semplicemente dei concetti di buon senso, scontati, ma nel lavoro di tutti i giorni dell’artista, alla fine, risulta non essere così ovvio.

Ciò di cui parliamo è la ricerca dei “simili”: le persone che possono essere interessate alla tua musica, al tuo modo di esporti e di comunicare.

Per fare ciò, finora ti abbiamo descritto una serie di azioni da seguire, che mettono al centro i social network.

Nello specifico, stiamo parlando di Facebook: tramite Facebook Ads, infatti, hai la possibilità di targettizzare il tuo pubblico.

In questo modo ad esempio, se fai musica elettronica, potrai cercare i fan dei Subsonica, dei Depeche Mode o di altri gruppi che possono essere potenzialmente interessati al tuo tipo di musica.

Ovviamente, ricercare i simili non vuol dire spammare i tuoi link e la tua musica a tutti i poveri cristiani che capitano su Facebook. Non è di certo la modalità che ti porterà al successo!

Bisogna dire che la ricerca dei simili, una volta che sai chi sei e hai – anche nel tuo piccolo – la tua audience, è già più semplice.

Quando sei all’inizio, invece, è una cosa che devi ancora scoprire.

Non è un percorso immediato. Magari richiede qualche anno.

Anche da parte tua dovrai cercare di capire qual è il tuo genere di musica, quale rispecchia di più la tua personalità, ed essere molto a fuoco come tipo di personalità musicale.

Molte volte, infatti, succede che chi è alle prime armi fa una canzone in un modo, la seconda in un altro, la terza in uno ancora diverso e così via.

Ciò può essere positivo a lungo andare, ma all’inizio genera confusione: chi ti ascolta non capisce chi sei.

Un’altra cosa importante, che può evitarti un altro errore nel posizionare la tua musica: per far vedere quanto sei bravo a fare il musicista, spesso ti ritrovi a dire “Guarda, so fare il pezzo rock, quello punk, quello là dei Queen…”.

Non è una strategia vincente. Devi scegliere una categoria, un modo di suonare.

Non hai bisogno di farti vedere come se stessi facendo la gara di X Factor e non sei nemmeno a Italia’s Got Talent, dove devi dimostrare di saper suonare mille cose diverse.

In realtà il successo si raggiunge scegliendo una nicchia ben precisa con una tipologia di musica e continuando con quella, finché la cosa non va in porto.

La personalità e i propri limiti

Descrivere la personalità è molto complesso. Spesse volte si cerca di andare oltre i propri limiti, convinti che sia quello il problema.

Da una parte sicuramente è vero, ma dall’altra parte i propri limiti vanno compresi.

Riesci a immaginarti Jovanotti senza la zeppola? O Eros Ramazzotti senza la sua voce nasale?

No, perché fanno parte della loro personalità.

È difficile capire quando un limite è “giusto” e quando invece è “sbagliato”.

Molte volte, però, creare la personalità corrisponde a dare un senso ai propri limiti.

Devi quindi essere bravo a cercare la tua personalità e il tuo genere, soprattutto all’inizio.

In un secondo momento potrai anche cambiare stile, sperimentare, ma dopo che ti sarai affermato e avrai già un tuo pubblico. Ma, per il primo periodo di tempo, dovrai puntare molto su ciò che è il tuo stile e cercare di trovare le persone che ti possano apprezzare in quel modo.

La ricerca dei simili con Facebook

Dopo che hai trovato il tuo stile, dovrai andare su Facebook. Lì comincerai a targettizzare le persone che ascoltano gruppi simili a te – non uguali – ma nella tua categoria.

Dovrai ovviamente imparare ad usare i Facebook Ads per questo.

Se fai punk, cercherai i fan dei Green Day, cioè coloro che hanno messo il “Mi piace” alla loro pagina Facebook e usano i loro contenuti, o potrai cercare fan degli Offspring, dei Sum 41 e così via, scegliendo gli artisti che assomigliano alla musica che fai.

Questo lavoro attraverso Facebook, oltre che fattibile, è fondamentale.

Poi dovrai saper leggere i dati, i cosiddetti insights di Facebook: saranno delle tabelle e dei grafici che monitoreranno in modo analitico la tua promozione, mostrandoti se c’è abbastanza coinvolgimento nel tuo pubblico.

E, a seconda di come andranno le cose, potrai poi spostarti. Ad esempio, la successiva sponsorizzata la farai sui Rancid.

“Ma chissà quanto costa!”

Già ti vediamo a chiedertelo.

Beh, sappi che questa cosa ti costerà intono ai 10 euro per ogni prova che farai. E per una cifra così bassa sarai esposto a migliaia di persone.

È sicuramente lo strumento migliore, oggi, per creare il tuo pubblico simile.

Questo discorso vale alla stessa maniera per Instagram.

Molte agenzie vanno a seguire i fan – per seguire sempre l’esempio del punk – dei Ramones, cercando di proporsi a quel target lì.

All’inizio è una cosa che dovrai fare, ma attenzione: non è una soluzione assoluta.

È un modo per partire.

Ricordati che tu ancora non sai qual è il tuo pubblico.

Anche perché il gusto umano è molto più complesso di ciò che può prevedere un algoritmo o delle playlist.

All’inizio quindi dovrai fare questa cosa, imponendo sempre la tua personalità.

Non cercare il fan e basta, ricorda sempre che devi dare un’idea molto precisa di ciò che sei. Questo vale sia per la musica, sia per la tua immagine.

Il tuo pubblico non è tuo amico!

Un altro errore, infatti, che commettono spesso i giovani artisti con i primi approcci è considerare il proprio pubblico come se fosse una cerchia di amici.

Questo accade perché il rapporto è molto amichevole, stretto. Si crea proprio un rapporto one to one.

Questa da una parte è una cosa molto bella: mostra un lato forte di umanità e di voler conoscere le persone, ma allo stesso tempo non ti crea quel profilo da artista.

Non andare a spammare e mandare messaggi a tutte le tipe perché fai il cantante!

È una cosa che ti può rendere ridicolo!

Devi considerarti già da ora un po’ artista. Non significa che devi cominciare a tirartela come Liam Gallagher, ma è importante creare un rapporto in cui vestiamo – e manteniamo – i panni di un personaggio.

Devi indossare una maschera.

E questo è un concetto figo, perché si ricollega sempre al coinvolgimento della tua nicchia.

È un tema così importante che ci dedicheremo un articolo a parte, perché abbiamo sempre visto situazioni in cui non esisteva una via di mezzo: o c’era l’amicone, che non creava lo status dell’artista e l’immagine di “persona da seguire” – portandosi addirittura dodici persone sul palco! – oppure c’era la mega-star, che non rispondeva a nessuno.

Bisogna trovare la giusta misura.

Ma lo approfondiremo in uno dei prossimi articoli.

Grazie per aver letto, alla prossima!