Le agenzie di promozione. Cosa sono e come funzionano

Le agenzie di promozione

“Le agenzie di promozione. Cosa sono e come funzionano”

Le agenzie di promozione. Cosa sono e come funzionano

 
 
00:00 /
 
1X
 

Ciao, benvenuto in questo nuovo articolo di Music Caffeina!

Siamo Daniele Iudicone e Lorenzo Sebastiani, e oggi ti parleremo di come funzionano le agenzie di promozione.

Infatti, quando partirai con il tuo progetto musicale, dovrai promuoverlo.

Facendo una rapida ricerca su Google, scoprirai che anche nel panorama musicale esistono queste agenzie di promozione.

Apriamo quindi l’ennesimo vaso di Pandora: bisogna che tu stia davvero attento a questa cosa.

Tra l’altro questi sono argomenti delicati da esporre, speriamo che l’industria non ci faccia fuori!

Ti spiegheremo quindi come funzionano queste agenzie nel mondo della radio, del web, su Facebook e nel mondo in generale.

Che cosa sono queste agenzie?

Intanto cerchiamo di capire cos’è un’agenzia di promozione.

Per far conoscere il tuo progetto musicale, avrai bisogno di diverse strutture.

Magari ce ne sono alcune che offrono il servizio completo, ma noi non ne siamo al corrente.

In generale, ti servirà:

  • Mandare il tuo brano in radio;
  • Cercare di farlo arrivare in tv;
  • Farti recensire nei web magazine o nelle riviste di settore;
  • Cercare di avere una buona sponsorizzazione sui social;
  • Cercare di avere una buona visualizzazione su Spotify e su YouTube.

Come puoi vedere, è un processo ampio e articolato.

La prima distinzione che dovrai fare è tra un’agenzia normale e una di promozione radiofonica.

Le agenzie di promozione radiofonica

Ne esistono diverse, puoi fare una rapida ricerca su Google per vederlo.

Come detto già nei precedenti articoli, i network tendono a far passare per lo più gli artisti conosciuti.

C’è una seria difficoltà a far andare un brano di un artista emergente perché, basando tutta la potenza commerciale sugli ascolti, mandare una canzone di Vasco Rossi ha sicuramente più possibilità di farli alzare rispetto a quella di un amico.

Poi lo si fa anche per il profilo artistico, è una questione di linea editoriale.

C’è una selezione. Ovviamente se l’amico è bravissimo magari lo passano pure, ma è molto raro.

È come una scommessa fatta dalla radio.

Ovviamente non significa che sia una regola che non passano artisti emergenti, ma diciamo che la percentuale della musica nuova non conosciuta rispetto a quella di artisti famosi è estremamente bassa.

E non arriva dalle agenzie di promozione.

Queste infatti lavorano con le etichette più piccole.

Le agenzie di promozione che trovi su Google, di base:

  • O sono piccole etichette di studi che lavorano un po’ così, alla “Io speriamo che me la cavo”;
  • Oppure lavorano con i big delle agenzie di promozione che magari però collaborano con agenzie più piccole, che non hanno il loro ufficio di promozione radio e stanno cercando di delegare a qualche specialista quel lavoro lì.

Quando però arrivi tu con il tuo brano senza etichetta, sarai sempre visto come un progetto di serie B.

È difficile che senza etichetta l’ufficio di promozione ti consideri nella stessa maniera in cui viene considerato un artista di una qualsiasi etichetta, anche piccola.

Per andare in radio l’etichetta è davvero necessaria.

È complessissimo andare con l’autoproduzione senza averne una dietro.

Non prendiamoci in giro, le agenzie che lavorano male ci sono.

Ma se arrivi tu che:

  • Hai fatto un singolo – uno solo! – magari anche fatto benissimo (ti sei servito di produttore, arrangiatore, hai fatto insomma tutto ciò che dovevi fare);
  • Vai dall’agenzia di promozione radiofonica che ti garantisce che ti farà partire e manda il tuo brano alla radio…

… a prescindere da quale agenzia provieni, in automatico la prima cosa che andranno a vedere sarà comunque se è presente un’etichetta discografica alle spalle.

Anche piccola.

È una sorta di garanzia!

Quando vai in autoproduzione, spendi i tuoi soldi nella promozione online, non alla ricerca della radio.

Se devi andare in radio ricorda che lo puoi fare solo con l’etichetta dietro.

Serve una vera e propria educazione a questo approccio.

Il ragazzo, l’artista che si pone nei confronti dell’agenzia non cerca un certo tipo di lavoro ma il successo.

Magari si aspetta che con quei 2.000/3.000 € che dà all’agenzia di promozione, questa lo porti su Radio Deejay.

Non funziona così.

Loro prendono il tuo brano, lo mandano alle radio attraverso il sistema di Mediasender di cui abbiamo parlato già negli scorsi articoli, dove in simultanea si mandano delle e-mail a chi cura la programmazione di radio più o meno grandi, facendo magari un recall a qualcuna di queste.

Ma devi essere consapevole che il brano arrivato dall’agenzia piccolina non verrà ascoltato.

Magari succede, ma non hai referenze, non hai un personaggio.

Non sei grande abbastanza o non sei rappresentato da qualcuno grande abbastanza.

Certo, se sei al primo disco ma la tua etichetta è la Universal, la radio non ascolta te, ma la Universal.

È come quando ci si consiglia brani tra amici.

È normale che si crei un rapporto di collaborazione, di lavoro, tra una radio e l’ufficio promozione di una casa discografica.

Questo, infatti, è colui che fornisce il prodotto a chi poi lo fa ascoltare.

Prima di tutto, quindi, devi uscire dalla confusione mentale che hai.

È dovuta da una parte all’artista, dall’altra alla narrazione che ti fanno le agenzie, che ci giocano parecchio (non quelle serie, ovviamente).

Spesso però queste si fingono delle piccole etichette, dicendoti: “Tu vieni con me, poi proviamo a mandarti su”. Nonostante siano consapevoli che non accadrà.

Magari riescono a farti trasmettere in qualche piccola radio locale, ma rimane difficile.

Ci sono dei circuiti che sono già fatti.

Mediasender serve per inviare questi brani, ma deve esserci dall’altra parte un rapporto tra la radio e chi sta mandando il brano.

Ciò che puoi creare è un legame con le radio piccoline.

Non stiamo dicendo che queste non servano, anzi.

Magari può risultare molto importante essere trasmessi da una decina di radio piccole.

Però bisogna sempre che sia unito a una strategia.

Ad esempio, puoi rilanciarlo sui social.

Oppure fai un altro tipo di strategia, tipica di altre agenzie di cui ti vogliamo parlare.

Gli uffici stampa

Nello stesso modo in cui funziona un’agenzia di promozione radiofonica, anche un ufficio stampa crea i comunicati e li diffonde con le nuove notizie del mercato.

Chiaramente se hanno a che fare con la news del nuovo disco di Bocelli, si avrà una risonanza vera, che un artista piccolo non può avere.

Esistono anche queste agenzie che vendono servizi, ma:

  • Se non crei un appeal;
  • Se non lavori prima sul personaggio;
  • Se non crei la tua audience prima da solo…

non sei sufficientemente forte per essere rilanciato dalle testate, per poter essere trasmesso in radio, per far trasmettere il tuo video in televisione.

A parte che in televisione ormai non ci sono più video musicali da molto, ma magari c’è qualche canale tematico che può rilanciarti.

Però per arrivare a tutto ciò dovrai per prima cosa essere forte tu.

Devi essere indipendente nei live, lavorare bene sulle tue piattaforme, come ad esempio Spotify.

 

Le agenzie che vendono streams falsi

Questa è un’altra categoria dalla quale devi stare lontano.

È un qualcosa di sbagliato!

Puoi fare una rapida ricerca su internet scrivendo “aumentare streams su Spotify” per scoprire che è vero: alcune agenzie li fanno comprare, potrai avere 200mila streams in mezza giornata, generati da computer.

Non solo fa un po’ ridere, ma ha un grosso rischio dietro.

Spotify, infatti, può cancellarti l’account se se ne accorge, dato che la piattaforma paga sugli streams.

Le agenzie per la promozione su Facebook

Abbiamo parlato molto di Facebook e di come sia uno strumento essenziale grazie al suo sistema di targettizzazione.

Qualcuno ci ha anche scritto dicendoci: “Ragazzi, ma io ho poco tempo, non mi va di fare cose su Facebook e imparare come funzionano le Ads. Mi affiderò a un’agenzia”.

Ci sono.

Ma fondamentalmente sono agenzie che lavorano per aziende.

Hanno perciò target di budget molto alti e ragionano in un modo differente da quello musicale.

Noi con Music Caffeina stiamo trattando per la prima volta tutti questi argomenti, regalandoti una consapevolezza di ciò che è il mondo musicale.

Puoi ben capire che se siamo i primi a parlarne, questo vuol dire che non c’era un’agenzia, perché non esisteva la domanda reale di questo tipo di servizio.

Non c’era neanche la possibilità di farlo da soli.

Quindi quando andrai a chiedere tutto ciò a chi fa queste attività per Facebook – che come detto è un esperto per la sponsorizzazione di aziende – troverai un approccio totalmente diverso.

Le agenzie di comunicazione e di marketing esistono, ma non hanno a che fare con la musica e ignorano totalmente i meccanismi di questo mondo.

Non stanno parlando quindi la tua lingua, pensano al ritorno economico e richiedono un budget molto alto. È difficile che si mettano nei panni di un artista che sta crescendo.

Non esiste una vera e propria agenzia di marketing digitale che sia brava su Facebook, Instagram, etc.

Inoltre, non dimenticare:

Per quanto tu possa avere un’agenzia di comunicazione dietro, il cambio di mentalità spetta a te.

Devi renderti soggetto attivo.

Quell’agenzia ha bisogno di contenuti.

Lei ti può dire: “Anziché pubblicare a mezzanotte o alle otto di sera, lo postiamo a quell’ora lì e in quel modo lì”.

Magari la questione dell’orario la sapevi anche tu, però ti potrà aiutare creando determinati hashtag, cercando di metterti nella condizione di impostare una comunicazione di un certo tipo, ideando delle grafiche per la tua pagina che da solo non saresti in grado di fare.

Ma i contenuti li devi fornire tu.

Sei tu che devi creare quel personaggio di cui abbiamo tanto parlato.

Il lavoro grosso è il tuo, non puoi demandarlo a un’agenzia.

L’agenzia può fare quello che tu non hai tempo di fare.

Stai attento alle “vanity metrics”

Torniamo a questo concetto di cui abbiamo già parlato.

La “vanity metrics” corrisponde a “quanti stream ho?”.

Di conseguenza potrai essere invogliato a crearti dei numeri falsi.

Rischierai così di essere penalizzato immediatamente, probabilmente con il ban da Spotify e la conseguente fine di tutti i giochi.

Non strafare.

Stai attento.

È ovvio che se hai 100mila seguaci sulla tua pagina, ma per ogni foto che metti ottieni 3 likes, di cui uno di tua madre e uno della tua fidanzata, qualcosa non va.

Presta molta attenzione a ciò.

Ricorda che, almeno al momento della stesura di questo articolo (primi del 2019) non esiste un’agenzia di questo tipo.

Non c’è l’offerta per un servizio così.

Per prima cosa quindi cambia mentalità, poi stai attento agli squali che troverai nel mare.

Non concentrarti troppo su questo bisogno ansiogeno di successo, ma concentrati sulla ricerca di personalità.

Una volta che avrai la personalità, il successo sarà molto più semplice da raggiungere.

Le cose forti ci mettono davvero poco a riuscire.

Ma devi avere quell’appeal che altri non hanno.

Non dovrai per forza dimostrarti bravissimo a cantare o suonare, però devi essere a fuoco.

E poi devi cercare le persone simili a te.

Concentrati sul lavoro dunque, non sul successo.

 

Alla prossima!