L’importanza dei live. Dove suonare, come organizzarli e a cosa devi stare attento

“L’importanza dei live. Dove suonare, come organizzarli e a cosa devi stare attento”

L’importanza dei live. Dove suonare, come organizzarli e a cosa devi stare attento

 
 
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Ciao, benvenuto a questo nuovo articolo di Music Caffeina, siamo Daniele Iudicone e Lorenzo Sebastiani e oggi entreremo nel dettaglio dell’organizzazione dei live.

I live sono infatti una delle formule principali per la tua monetizzazione.

Come farai a usarli come ingrediente principale della tua strategia offline, cioè quella fuori dal mondo virtuale?

Ci avete scritto in molti chiedendoci come organizzare i live; da parte nostra, già negli ultimi articoli, abbiamo introdotto lo spunto della creazione dell’album, il CD fisico da consegnare.

Oggi entreremo ancora più nel particolare, cercando di comprimere in pochissime righe quella che può essere la strategia principale.

Ricorda innanzitutto che fare live è anche un modo per migliorarti, per aumentare la tua capacità di scrivere delle canzoni che poi abbiano un appeal verso le persone che ti stanno seguendo.

Un conto, infatti, è scrivere canzoni nella cameretta, un conto è vedere le reazioni di chi abbiamo di fronte ai live.

Così facendo puoi misurarti con la realtà del valore della tua musica.

Finché non le presenti dal vivo non puoi avere neanche un’idea precisa su quella che sia l’efficacia delle tue canzoni.

Come muoverti allora?

In Italia la cultura live è quella che è. A differenza di altri Paesi, ci sono grosse difficoltà nell’aprire un mercato live nei locali.

È un dato di fatto, quindi non scoraggiarti se cominciano a chiederti:

  • Quanta gente porti?
  • Quante consumazioni fate?
  • Quanto bevono i tuoi amici?

Sono domande piuttosto normali, perché i locali hanno già abbastanza difficoltà e per loro è anche un investimento fare musica dal vivo.

È difficile.

I locali che sono specializzati nei live prendono le loro band da agenzie.

Queste però non lavorano con principianti o con persone che ancora devono iniziare, ma con artisti che hanno già al loro attivo pubblico e fan.

Dovrai quindi realizzare il tuo network di relazione, di locali.

Torniamo sempre al discorso della ricerca dei “simili”, anche se stavolta non la devi fare online ma offline.

Devi fare un percorso di ricerca: dai già per scontato che è un processo che durerà qualche mese nel quale sai che dovrai fare solo ricerca.

Non sei Noel Gallagher che ha già le sue date.

Dunque, come fare?

Devi presentarti intanto con un EP o un LP.

Quindi devi organizzare una release, un CD d’uscita con cui ti presenterai. Attraverso ciò, potrai fare un level up nella tua presentazione.

È un discorso che abbiamo già affrontato nei vari articoli: serve una produzione che sia di livello e degna di nota.

Non andare con una registrazione fatta in sala prove, perché un sacco di esercenti si lamentano che la qualità della registrazione è talmente bassa che non si capisce bene come suonano gli artisti.

È normale che poi ti dicano “Se vuoi, vieni gratis”.

Perché già hai trasmesso un’idea poco professionale di te.

Inoltre, è importante consegnare il materiale fisicamente: non presentarti con chiavette USB o spammando link!

Finirai per suonare al bar sottocasa.

Mi raccomando: l’EP dovrà essere il più coerente possibile con ciò che poi andrai a suonare dal vivo.

Se hai un EP fighissimo, ma poi vai dal vivo e ti presenti con solo chitarra e voce dopo aver fatto sentire una registrazione con centocinquantamila strumenti, è chiaro che la gente si chieda: “Ma questo chi è? È un’altra band? È il cugino?”.

Devi cercare di avere coerenza nella presentazione di ciò che sei è di ciò che poi andrai a suonare.

È una coerenza tra live e produzione.

Poi andrai a cercare una lista di locali.

Nel sito di Lorenzo, www.lorenzosebastiani.com, nella sezione Link Utili c’è un database di mille locali.

Ti consiglio di andare subito a darci un’occhiata: ha praticamente fatto il lavoro per te!

Dovrai ovviamente verificare se i dati sono corretti, alcuni numeri forse saranno cambiati nel corso del tempo, però l’80% dei presenti in elenco è sicuramente buono.

Poi continua anche per conto tuo la ricerca di altri locali, soprattutto nella tua regione, nella tua area.

Fai conto che stai operando in Lombardia e che ci siano duecento locali. Dovrai cercare di organizzare bene il tuo lavoro.

Ti consigliamo di prendere un foglio Excel e fare un elenco di:

  • Nome del locale;
  • Indirizzo;
  • Numero di telefono;
  • Indirizzo e-mail.

Per ogni locale.

Guardare il lavoro dall’esterno, infatti, necessita di una visione analitica.

E ti giuriamo che già se hai una resa del 20%, sarà un’ottima resa.

Su 100 locali chiamati trovare anche solo 10 date sarà un ottimo punto di partenza.

Un altro consiglio: se sei soprattutto all’inizio non sparare delle cifre esagerate, perché dovrai fare assaggiare il tuo prodotto live all’esercente e al suo pubblico.

In quel momento è come se avessi due clienti:

  • L’esercente che ti ospita e ti paga;
  • Il pubblico del locale – il vero cliente! – che dovrà affezionarsi alla tua musica, magari acquistare album, merchandising, seguirti in altri concerti e, un domani, pagare un biglietto per venire a sentirti.

Naturalmente questo pubblico è anche quello che fa le consumazioni al locale, rimanendo ad ascoltarti.

Perciò, se l’esercente vede che hai fatto una buona impressione sui clienti, la volta successiva sarà invogliato non solo a richiamarti, ma anche a pagarti molto di più.

Parti piano, vola basso all’inizio. Per alzare il prezzo avrai sempre modo.

Una volta che avrai la lista dei locali, manda delle e-mail.

Ma attenzione: devono essere leggere.

Non farcirle di centocinquanta biografie sui componenti del gruppo, sulla fidanzata che ti ha mollato per il tuo migliore amico, e così via.

Metti il link di ciò che fai e basta.

Ma non aspettarti nessun risultato da questo, è solo una comunicazione introduttiva.

Poi dovrai, come già dicevamo, prendere la tua macchina e fare un tour di questi locali, cercando di parlare con i responsabili o i proprietari e portando come gadget il tuo CD fisico.

Dategli l’emozione della roba fisica.

Nessuno si emoziona per un link. Se vuoi che la tua musica resti, che incida, devi stampare un centinaio di copie del tuo album, dargli una grafica accattivante e lavorare sul tuo marketing.

Dando al proprietario qualcosa di fisico, un po’ ci si aspetta di essere considerati con un’attenzione maggiore, di essere ascoltati e ricevere un feedback se il genere fa il caso del locale oppure no.

Lavorando in questo modo sarà un rapporto più coinvolto: non stai solo chiedendo, ma stai anche dando.

Ovviamente quando andrai lì non dovrai essere ubriaco, perso o vestito come se vivessi sotto un ponte!

Datti un tono, trova il tuo modo di presentarti.

Dai una visione di quello che sei poi dal vivo.

Se dal vivo hai un look particolare da artista, però, non significa che ti devi presentare nello stesso modo in questa fase.

Vai tranquillo.

Quando sei sul palco fai il tuo show e avrai un tipo di vestiario, ma quando vai a proporti hai un altro ruolo: sei il promoter di te stesso.

Sei come l’agente del tuo gruppo, del tuo progetto. Presentati di conseguenza.

Prendi quindi appuntamento con queste persone e cerca di avere un recall dopo una settimana.

Quando avrai i contatti, infatti, potrai così fissare quelle che sono, in percentuale, una ventina di date.

E online?

Ciò che consiglio di fare, inoltre, è quello di unire questa strategia a una integrata di marketing online.

Se punti su una zona, cerca di lavorartela anche su Facebook. Fai pubblicità all’evento e comunicalo al locale.

Il locale infatti è sempre spaventato che non porterai persone. Se puoi garantirgli che stai facendo all’evento una pubblicità spropositata, di tot euro, sarà molto più tranquillo.

Sarà un investimento di uno o due anni.

Ed è importante che tu abbia il concetto ben chiaro, esattamente come se stessi costruendo un’azienda.

Non aspettarti subito di guadagnare dei soldi.

Se hai letto gli altri articoli, in un pezzo raccontiamo come funziona la pubblicità online tramite Facebook, dove puoi targettizzare il tuo pubblico in una determinata zona.

Fai lo stesso per l’evento.

Comunicalo al locale, inoltre: garantisci che ti stai muovendo in prima persona per diffondere l’evento.

Sei una sorta di co-investitore di quell’evento.

Ti servirà questo tipo di strategia per fidelizzare i locali.

Questo deve essere l’atteggiamento a prescindere.

Non fare la vittima: l’artista non è sempre povero.

L’artista si deve rendere conto che è a tutti gli effetti un lavoro e deve farlo come tale, dandosi da fare.

Questa è la ricetta giusta da seguire.

Fai anche un video!

Ultima cosa: presentati con un video promozionale.

Fare un bel video – magari professionale – soprattutto per le prime date che stai cercando di portare a casa, è fondamentale: in due o tre minuti puoi presentarti e inviarlo ai gestori del locale, facendo girare la cosa.

Crea una relazione con loro anche tramite Facebook. Puoi mostrare loro i dati e il tuo numero di stream su Spotify se stai andando bene: devi vendere la tua attività.

Il tuo profilo deve garantire al locale che verrà riempito.

Non deve essere un profilo funzionale solo da un punto di vista artistico ma anche economico.

Porta un gran numero di persone con te nei live: creare una rete di relazioni sui social da portare poi alle serate è molto importante, perché devi ricordare che al centro di tutto ciò c’è sempre il live.

Tramite i live avrai i contenuti da utilizzare nei social.

Mi raccomando: applica tutto ciò che ti stiamo dicendo!

Sono davvero delle pillole importanti per ciò che vuoi fare.

Ci vediamo al prossimo articolo!