I video per le tue canzoni. Tutto quello che devi sapere prima di investire un solo euro

“I video per le tue canzoni. Tutto quello che devi sapere prima di investire un solo euro”

I video per le tue canzoni. Tutto quello che devi sapere prima di investire un solo euro

 
 
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Ciao, benvenuto in questo nuovo articolo di Music Caffeina.

Siamo Daniele Iudicone e Lorenzo Sebastiani e oggi ti parleremo di un tema importante, già accennato varie volte, cioè la rappresentazione della tua musica.

La musica, prima con MTV e ora con YouTube, viene fruita principalmente attraverso il video.

Spesso si parte proprio dal video per arrivare poi all’ascolto della canzone.

Ovviamente, ci sono varie tipologie di entrata e conoscenza dell’artista nuovo che ci si trova davanti, ma sicuramente il video è una delle cose più importanti.

Questi, però, hanno dei pro e dei contro.

L’abbiamo già accennato, ma abbiamo voluto dedicarci un articolo intero perché un video fatto male, anche se accorpato a una canzone fantastica di un talento mostruoso, è deleterio per la tua carriera.

Ci sono video di canzoni bellissime che sembrano girati in pollai, davvero… Pensa a tutte quelle spiagge improbabili che fanno da sfondo ad artisti vestiti in maniera terrificante: hanno distrutto carriere sul nascere.

Video fatti bene, invece – che non significa abbiano avuto grossi investimenti, ma originalità e qualità produttiva – valorizzano e alzano l’esperienza di ascolto della canzone, impattando anche sulla parte visiva.

Soprattutto in un momento come questo, in cui la soglia di accesso alla tecnologia si è abbassata di molto.

Luca Bragagnolo, che ha girato il videoclip di “Voglio stare qua” degli Humana, oltre a vantare numerose collaborazioni con artisti di spessore, dice sempre che anni fa fare video che oggi sono a prezzi abbordabili sarebbe costato dieci volte tanto.

In quel caso che cosa succede? Hai dovuto fare un investimento sulla produzione del video, ma le attrezzature possono avere dei costi ora molto ridotti.

Pensa sempre però che il tuo video deve avere una qualità molto alta, altrimenti è meglio non farlo.

Il video deve rappresentarti come le canzoni

Oltre ad una qualità alta, dall’altra parte serve anche una grossa originalità creativa.

Bisogna quindi avere un’idea.

Adesso si vedono molti video in playback, probabilmente dovuti a un budget basso di investimento; vengono girati in una giornata, in cui si affitta uno studio o un’esterna, registrando lì il video.

Poi però si prendono dei ragazzi che non hanno mai fatto playback e, essendo magari la prima volta che fanno un video, non viene fuori bene: o perché non si è studiato a dovere il pezzo, o perché il labiale non è ben sincronizzato.

Bisogna fare attenzione a queste cose: devi studiare a casa i video in playback.

Anche il look: non lasciarlo al caso.

Sarà un dettaglio che rimarrà.

Quando qualcuno dirà: “Fammi vedere che canzone ha fatto Tizio”, il tuo look poi rimarrà impresso. E si farà un’idea di te come artista da ciò che vede nel tuo video.

Soprattutto se è il primo video.

Se questo non ti rispecchia o è fatto male, sarà difficile in seguito cambiare la percezione di un utente nei tuoi confronti di artista.

È quasi impossibile. Ti skipperanno, passando alle altre migliaia di offerte musicali esistente.

Altra cosa importante: l’idea.

Lorenzo ha prodotto per Travis Cold “Life in a Day”: questa canzone è la storia di un robottino che si stacca dal caricatore e cerca il suo padrone in giro per il mondo con l’aereo.

È una canzone che ha avuto anche abbastanza successo, l’hanno trasmessa perfino su Radio Deejay.

Si basa su un’idea originale! E per girare il video si è fatto in una settimana il giro di diverse città.

Quel video lì ha fatto fare a Travis il contratto con la Time Records, che l’ha portato poi in radio.

È un artista che è partito su YouTube e ha bruciato le tappe seguendo un buon piano strategico:

  • Si è fatto fare una buona produzione;
  • Un buon arrangiamento;
  • Si è preso un ufficio stampa.

Quella canzone non sarebbe mai passata in radio se presentata da un’agenzia di promozione.

È passato da YouTube e con un buon video e ha conquistato la Time, che lo ha poi fatto passare su quasi tutte le radio italiane.

È un esempio di successo partito da YouTube, ma ce ne sono davvero moltissimi.

Tra gli ultimi c’è Young Signorino.

Gran parte di questi fenomeni mediatici viene dall’immagine. Dai suoi tatuaggi ad esempio!

Anche quella è un’idea di immagine.

E lo è anche il balletto di Rovazzi in “Andiamo a comandare”! I bambini lo rifacevano.

Può sembrarti una gran cavolata, ma non è così. È un’idea che ha avuto successo e che è stata replicata.

Ha identificato. Ed è più importante questo della telecamera a 28K, di cui non frega niente a nessuno quando ti guardano su YouTube.

Perché, anche usufruendo della telecamera più figa sul mercato, poi arriva comunque il video di Taylor Swift da 1.000.000 € che ti surclassa.

Non fare la gara a chi fa le cose più fighe del mondo! Cerca l’originalità.

Soprattutto non demandare a registi o società di promozione ciò che dovrebbe essere un tuo compito.

Questo non significa che puoi fare tutto da solo. Se vuoi fare Mission Impossible sappi già che non ci riuscirai: è impossible, appunto.

Ci vogliono le idee.

L’artista deve diventare soggetto attivo, muoversi come un libero professionista, lavorando in prima persona, prendendosi tutte le responsabilità e avvalendosi di strutture valide che lo ascoltino e che sviluppino con lui quel determinato progetto.

E questo non è facile.

Il consiglio fondamentale è anche, prima di concordare un video, di controllare se quel regista e quel team di persone abbiano già altri video all’attivo, verificando:

  • Com’è girato;
  • Com’è la fotografia;
  • Com’è l’immagine.

Rischi altrimenti di fare un’ottima produzione musicale, delle campagne aggressive sui social e nei live per creare l’audience, uscendo però con un video che ha anche una bella idea ma un’immagine e una fotografia totalmente sbagliata per il tuo personaggio. E lì è finita.

A quel punto, meglio non fare il video.

Spesso alcuni promoter, sia delle discografiche sia freelance, quando ad esempio portano un album alle radio o ai media per fare conoscere l’artista, dicono: “Se hai il video lo mando, altrimenti facciamo anche senza”.

Un’altra cosa: funzionano molto anche i lyric video oggigiorno.

Ricorda che YouTube è anche un player, spesso si ascolta la musica da lì.

Magari non hai i soldi per fare un video da 10.000 €, ma puoi appunto fare il lyric video con testi e immagini.

Una cosa molto semplice, ma che serve a generare ascolti, sfruttando YouTube come player e non per forza come serbatoio di video.

 

Bene, direi che ti abbiamo fornito delle importanti informazioni anche oggi!

Ci vediamo al prossimo articolo, ciao!